La società multiculturale
Nel 1989 in una cittadina francese tre ragazze islamiche venero espulse perché si erano rifiutate di togliere l’hijab a scuola, che in Francia è aconfessionale. Le ragazze reclamavano il diritto di poter esprimere liberamente la propria identità culturale religiosa. Un altro esempio di differenze culturali sono gli immigranti che arrivano in Italia che hanno naturalmente tradizioni diverse, come la poligamia che in Italia non è ammessa, ma nella cultura musulmana no. Cosa dovrebbe quindi fare un uomo con due mogli quando va a vivere in un altro paese, che non ammette la poligamia?
Questi aspetti problematici si manifestano solo quando queste pratiche si inseriscono in culture diverse. Questi problemi non riguardano solo l’integrazione degli immigranti di fede musulmana nei paesi europei, ognuno può trovarsi in queste situazioni. Le diversità culturali nei differenti paesi esistono da sempre, ma la lontananza impediva che nascessero conflitti, oggi invece la situazione è molto diversa. Uno degli effetti della globalizzazione più evidenti è un imponente flusso migratorio di popolazioni dai Paesi non sviluppati o in via di sviluppo ai paesi del mondo occidentale industrializzato. Queste migrazioni provocano un rimescolamento di culture di importanti dimensioni, e possono innescare situazioni conflittuali, perché chi emigra porta con sé un bagaglio culturale diverso da quello del paese d’accoglienza. Il fenomeno della migrazione provoca situazioni di compresenza di tradizioni diverse, le popolazioni migranti tendo infatti a mantenere la propria cultura.
Il
dibattito sulle differenze culturali nasce negli anni Settanta in Nordamerica
dopo i movimenti sociali da parte di donne, ispanici, afroamericani e nativi
americani, che denunciavano le oppressioni subite. Le richieste si
concentravano sulla richiesta di maggiore inclusione sociale e di piena
cittadinanza, dell’uguaglianza di tutto il genere umano. Poi alcune organizzazioni
più radicali cominciarono a mettere in discussione gli stessi ideali alla base
del modello politico occidentale, sostenendo che l’uguaglianza che desiderano
loro è solo l’estensione a tutti quanti del loro modello di vita e società. Infatti,
la democrazia liberale sostiene che tutti devono avere gli stessi diritti, ma
in realtà ha sempre avvantaggiato un gruppo di persone. Questi movimenti
ribadiscono la differenza come valore e avanzano delle richieste per ottenere
riconoscimenti effettivi a sostegno delle diversità.
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