La globalizzazione

 

La globalizzazione

I processi della globalizzazione sono molto complessi e il termine indica fenomeni eterogenei e genera spesso confusione. Una questione certa però è che i contatti tra le persone sono indipendenti dalla distanza fisica che le separa e questo li ha resi molto più facili e frequenti. La facilità dei contatti rende anche il loro insieme difficili da conoscere e controllare. 

Nella globalizzazione le persone sono connesse tra loro e si può capire che questa è in uno stato di connettività complessa della società. La globalizzazione non annulla le distanze fisiche, ma le rende più sopportabili dalla società, un cambiamento drastico rispetto all’antichità. Anche la nostra quotidianità si è trasformata, oggi c’è una cognizione più forte del fatto che in altri luoghi le persone e la loro cultura son molto diversi da quelle in cui si vive. Questo stato di connettività tra le persone ha conseguenze sociali molto profonde, si ha l’impressione che la collettività che viviamo stia cambiando drasticamente. 


Il modo sta diventando uno spazio sociale ed economico comune. Il nostro orizzonte d’azione ed esperienza non ha più limiti geografici, si può raggiungere qualsiasi punto della terra in poche ore, avere immagini in tempo reale di ciò che succede nel resto del mondo o parlare ogni giorno con qualcuno dall’altra parte del mondo. Il processo della globalizzazione è uno scardinamento dei vincoli spaziali e temporali dell’esistenza umana. La società sembra un'unica collettività globale, senza barriere culturali e sociali. La società globale è detta anche “transnazionale”, perché una delle sue caratteristiche è di affermarsi indipendentemente dalla volontà degli stati, e spesso contro questa. Sempre più spesso gli uomini, le cose, le idee e le informazioni passano da uno Stato all’altro senza dover “chiedere il permesso” per poterlo fare. Infatti, le frontiere tra i diversi paesi sono sempre più penetrabili e permeabili.

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