La
secolarizzazione
Il sacro fina dalla comparsa dell’uomo è stato una dimensione centrale dell’esistenza, con cui misurare sé stessi e strutturare la propria vita. Fin dalla preistoria l’uomo ha avuto un rapporto conflittuale nei confronti della natura e un’inquietudine esistenziale, chiedendosi cosa c’è dopo la morte. Tutte le religioni cercano di rispondere a questa domanda, razionalizzando questa inquietudine. Da questa razionalizzazione sono nate le idee di giustizia, di ira divina, di peccato, ma anche di provvidenza e misericordia.
Tra gli elementi del sacro ci sono la fede e la dottrina, la fede è un’adesione affettiva e intellettuale a un essere soprannaturale, la dottrina è la declinazione più o meno sistematica della fede stessa, dove c’è una coerente visione del mondo e delle azioni richieste all’essere umano per conformarsi alla divinità. Un altro elemento caratteristico del sacro è il rito, ovvero un complesso di norme che regolano lo svolgimento dell’azione sacrale. Quando il sacro si istituzionalizza in una religione concreta ha anche delle organizzazioni sociali con il compito di gestire la religione e il rito. Una caratteristica della società moderna è che la religione è sempre meno capace di influire sugli individui e la vita sociale. Questo significa che la società moderna sta vivendo un processo di secolarizzazione, ovvero di graduale espulsione del sacro dalle altre sfere della vita. Quindi la famiglia, il lavoro, la morte non sono più aspetti che dipendono dal sacro e dalla religione.
Questo è un fenomeno che avviene a due livelli molto diversi tra loro, da una parte è un processo che riguarda le istituzioni sociali e la vita sociale, d’altra parte è rivolta verso le scelte e le azioni degli individui. L’assenza di un orientamento religioso nella società occidentale moderna è confinata alla sfera ecclesiale e quella privata. La secolarizzazione può essere anche vista come la diminuzione dell’incidenza della fede e delle pratiche religiose nelle decisioni delle persone, ovvero l’affievolimento della religiosità delle persone.
Al giorno d’oggi le nostre scelte non hanno
quasi più a che fare con il sacro al contrario di come era una volta. Questo fenomeno
è sempre maggiore in tutte le società moderne, ma non significa l’esclusione di
ogni forma di religione o riferimento al soprannaturale. Fedi religiose che non
appartengono alla tradizione occidentale hanno trovato accoglienza in sette
gruppi di vario tipo. Secondo il filosofo Charles Taylor viviamo in frangente
storico in cui l’alternativa non è tra il non credere e il non credere, ma
credere in qualcosa o in qualcos’altro, si ha infatti la possibilità di
scegliere in che cosa credere.
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